Domenica scorsa a Pavia, 7 maggio 2023, un’altra giornata indimenticabile di un percorso breve ma molto intenso. La storia degli Herons si arricchisce di un nuovo capitolo, la “promozione” in B Nazionale ed il contemporaneo accesso ai playoff per cercare il salto in A2, siamo di fatto tra le migliori 16 d’Italia della serie B.
I tifosi è giusto che festeggino, che si muovano in massa, che facciano scampagnate, che diano vita ad un fenomeno di aggregazione che tornerà comodo, anche in futuro. Quando si alza la palla a due i ragazzi in pantaloncini e canottiera li troveranno già con gli occhi della tigre, con il sacro fuoco dentro.
“Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare” diceva John Belushi in “Animal House”.
Questo è un gruppo senza eguali, la vittoria non è sufficiente ad appagare la creatura di Barsotti e Luchi, non si sono fermati ad una miracolosa qualificazione ai playoff, non sono arretrati dopo averne vinte 10, 11, 12… Soprattutto quando vengono sconfitti non “perdono” bensì imparano!
E’ un gruppo che sta bene insieme come raramente si può vedere, che si è cementato nelle difficoltà, ci ha messo del proprio, non è venuto tutto naturale. Adora stare insieme e ci vuole stare ancora il più a lungo possibile. E’ auto-esigente e non si accontenterà di allungare la serie con Orzinuovi, giocare contro la favorita numero uno non una festa, per cui quello che viene è di guadagnato. E’ viceversa uno stimolo in più. Vincere è nel DNA della Fabo Herons, l’aria che si è respirata negli allenamenti al Palaterme è frizzante, ricorda molto quella delle finali dello scorso anno. Non pare gente che si prepara per un galà, piuttosto ad una nuova sfida. Un passo alla volta, sempre, e questo è il prossimo.
Daranno del filo da torcere ad Orzinuovi, sono avvisati, se la spunteranno loro alzeremo le braccia e gli batteremo le mani. Sicuramente qualcuno le batterà anche a noi…